Un altro traguardo, l'ennesimo per Cristiano Ronaldo, arrivato a quota 700 gol in partite ufficiali, a 17 anni e qualche giorno dalla prima rete, messa a segno il 7 ottobre 2002 con la maglia dello Sporting Lisbona. Eppure 700 gol dopo, l'ultimo dei quali segnato su rigore contro l'Ucraina nella sconfitta 2-1, ieri sera, del suo Portogallo, la fame e la voglia di vincere del campione portoghese non sono saziate dall'ennesimo traguardo raggiunto. "Sono orgoglioso di aver segnato il mio 700/o gol in carriera e vorrei condividerlo con tutti coloro che mi hanno aiutato a raggiungere questo obiettivo" e' stata la dedica post partita di CR7, indirizzata ai tanti compagni di squadra, ai tecnici che l'hanno plasmato ma anche a chi quotidianamente vive al suo fianco.
Come la compagna Georgina, che ha celebrato l'impresa di Ronaldo immaginandolo nei panni di James Bond, 'ribaltandolo' da 007 a CR700, licenza di segnare. Mentre il mondo lo celebra, miglior marcatore tra club e nazionale attualmente in attivita', Ronaldo non si ferma: ma piu' che puntare al record di ogni tempo, detenuto da O'Rey Pele' con 779 gol segnati davanti a Romario con 765, nel suo personale mirino c'e' la qualificazione a Euro2020.
"Non abbiamo ottenuto il risultato che volevamo, ma insieme ci qualificheremo per gli Europei - ha rimuginato dopo la sconfitta all'Olimpiyskiy di Kiev -. Ho segnato un gol importante ma ha un retrogusto amaro. Non e' un numero che tutti possono raggiungere, ma non penso alla mia carriera, penso a godermi il traguardo raggiunto". Una carrellata di 700 gol, rilanciata anche dalla Juventus sui profili social, "e non e' finita", scrive il club bianconero, la maggioranza dei quali in Spagna con la maglia del Real, come la numero 600 realizzata in finale di Champions League a Cardiff contro la Juventus. Che ora sogna di veder battere il record assoluto di Pele' proprio con la maglia bianconera del suo recordman.
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