Carlo Ancelotti resta il favorito per la panchina dell'Everton, ma la firma sul contratto del tecnico italiano tarda ad arrivare. Sembrava mancassero ormai solo gli ultimi dettagli, e che un'accordo di massima fosse già stato raggiunto tra le parti, invece oggi la trattativa ha fatto registrare un brusco rallentamento. Già ieri sera, prudenzialmente, il club inglese aveva emesso un comunicato per smentire l'offerta ad Ancelotti. Un modo per togliere pressione al tecnico italiano che appare sì propenso a tornare in Premier League ma pretende garanzie. Secondo la stampa locale oggi Ancelotti si è incontrato a Londra con il proprietario dei Toffees, Farhad Moshiri, per conoscere i piani e le ambizioni della società. A due giornate dalla fine del girone di andata l'Everton si trova invischiato nei bassifondi della classifica, con soli tre punti di vantaggio sulla terzultima. L'ex tecnico del Napoli, prima di sposare lo progetto, vuole conoscere il budget che il presidente intende mettergli a disposizione per rinforzare la squadra che ha chiaramente dimostrato evidenti lacune. Soprattutto Ancelotti non vuole prendere una decisione affrettata, dopo appena una settimana dal brusco addio al Napoli. Dopo l'esonero, due settimane fa, del tecnico portoghese Marco Silva, l'Everton è stato affidato ad una ex leggenda di Goodison, Duncan Ferguson, capace di raccogliere quattro punti nelle ultime due giornate (vittoria contro il Chelsea, pareggio contro il Manchester United). Sarà lui domani sera a guidare la seconda squadra di Liverpool nei quarti di finale di Coppa di Lega contro il Leicester. Nella ristretta cerchia delle possibili alternative di Ancelotti, appare in ribasso il ritorno di David Moyes, che aveva lasciato il club nel 2013 per allenare lo United, mentre resta in corsa Ralf Rangnick, del Lipsia.
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