Luis Enrique vuole che il 2019 scappi via il prima possibile, anche se non lo dimenticherà mai, e spera che il 2020 gli porti qualche sorriso in più. Magari a cominciare dall'Europeo 2020 che la sua Spagna giocherà con l'etichetta di "una tra le squadre favorite". Intervenuto ai canali media della federazione spagnola, il 'nuovo' ct della Roja torna a parlare dopo la bufera che ha accompagnato il suo ritorno sulla panchina della nazionale, con l'uscita di scena e le tante polemiche che gli hanno fatto da cornice, del suo ex braccio destro Robert Moreno. "Ho grandi stimoli - spiega - ma questo per me non è una novità perchè uno dei pochi pregi che ho è proprio quello di mettere entusiasmo e il massimo impegno in tutto quello che faccio. Desideravo questo ritorno - prosegue 'Lucho' - anche se si dice sempre che le seconde avventure non sono mai positive. Io però spero che vada bene e che si possa gioire per i successi, sono tornato per questo. Il 2019 è stato un anno bruttissimo per me e la mia famiglia e spero che il 2020 sia decisamente migliore. In molti ci danno tutti per favoriti nonostante negli ultimi due grandi tornei non abbiamo fatto nulla, ma va bene così e accettiamo il ruolo, sarà complicato, non c'è dubbio, ma speriamo di confermarlo con i risultati".
L'ex tecnico del Barca non vede "nessuna squadra sopra le altre", anche se "la Francia per il suo status di campione del mondo sia nel novero delle squadre che corrono per vincere il torneo, ma non la vedo superiore a nessuna delle altre cinque o sei nazionaloi favorite", tra le quali il ct iberico mette Germania e Olanda.
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