Non c'è più rispetto per gli
idoli. L'ultima moda è quella di danneggiare, se non abbattere,
le statue dei calciatori, e dopo Ibrahimovic ora tocca ad Alexis
Sanchez. Nel caso dell''opera in bronzo con le fattezze di Ibra,
prima vandalizzata e poi fatta cadere a terra, la spiegazione è
che a Malmoe, dove era stata eretta in quanto luogo di
provenienza del neomilanista, i tifosi non hanno gradito il
fatto che il calciatore sia diventato azionista dell'Hammarby,
squadra di Stoccolma grande rivale dello stesso Malmoe. Invece
non si capisce il motivo della distruzione del volto e di una
parte di gamba di quella che raffigura Sanchez.
La statua si trova a Tocopilla, città natale dell'attaccante
dell'Inter, ma non si comprende il motivo di questi atti di
vandalismo. Infatti non si ha notizia di simpatie calcistiche di
Alexis che possano aver fatto infuriare i suoi concittadini. La
polizia locale sostiene che potrebbe trattarsi di un "atto da
parte di anarchici come conseguenza delle manifestazioni
politiche contro il governo" ma perché ne abbia fatto le spese
proprio Alexis Sanchez, che nell'opera che lo rappresenta
indossa la divisa della nazionale cilena, non si capisce bene. A
meno che non sia un sostenitore del governo, ma sembra che il
nerazzurro ex Udinese e Barcellona non si sia mai espresso al
riguardo. Così potrebbe trattarsi di puro e semplice
vandalismo, "per sporcare l'immagine di Tocopilla2, come dice il
sindaco delle città, Luis Moyano.
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