"Ho vissuto momenti che non auguro mai a nessuno di poter
vivere ma, qua a Bergamo, mi avete dato possibilità di
riformarmi, alzarmi e capire cosa significhi riabilitarsi come
uomo e anche come calciatore". E' un passo, dal suo profilo
personale su Instagram, del saluto di Andrea Masiello, appena
passato al Genoa (ieri le visite mediche), all'Atalanta e ai
suoi tifosi, riferito ai due anni e mezzo di squalifica per il
calcioscommesse per i fatti legati alla militanza nel Bari (pena
estinta a fine gennaio 2015) e al successivo ciclo vincente
sotto Gian Piero Gasperini. "Mi mancano già i miei compagni, le
risate e lo stare insieme che condividevamo giorno dopo giorno e
ci faceva sentire sempre più famiglia - si legge -. Qualcosa di
speciale fatto soprattutto di sacrifici, salite, battaglie ma
che con la forza di volontà e l'unità di intenti da parte di
tutti siamo riusciti a realizzare. Coronando dei sogni che sono
divenuti realtà e questo non può che rendermi orgoglioso di me
stesso e di tutto il lavoro svolto". Infine, i ringraziamenti
alla proprietà e al pubblico che negli ultimi giorni ha mandato
messaggi di sostegno al difensore viareggino: "Vorrei
abbracciarvi uno a uno ma non è possibile. Ringrazio
infinitamente la famiglia Percassi che ha creduto in me, tutti i
tifosi, amici che ho conosciuto in tutti questi anni che mi
hanno sopportato e supportato. Negli ultimi giorni avete
riservato per me e la mia famiglia gesti che mi fanno sentire
ancora di più il vostro affetto. Non vi dimenticherò mai, ormai
siete parte di me ed è come se Bergamo e la sua gente mi
avessero adottato".
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