"Ovviamente si tratta di una cosa
seria, dobbiamo metterla in cima agli argomenti da trattare e
farci i conti, visto che organizziamo molti eventi. Ma io
rimango ottimista e penso che le cose saranno sotto controllo
prima che l'Europeo cominci. Quindi non sono preoccupato".
Così il presidente dell'Uefa, Alexandr Ceferin, alla
britannica Sky Sports nella sua prima intervista a un media di
Oltremanica dopo la squalifica del Manchester City per
violazioni del fair play finanziario. Ma, vista la situazione
del momento, il presidente dell'Uefa, più che dei 'Citizens',
non poteva non parlare di Euro 2020 e il rischio di
cancellazione legato al Coronavirus.
Ma se la situazione dovesse permanere o non essere ancora
del tutto svanita, c'è la possibilità che venga ridotto il
numero delle città che ospiteranno il torneo? Oppure c'è la
possibilità che alcune partite possano essere giocate a porte
chiuse? "Non voglio neppure pensare ad eventualità del genere -
risponde Ceferin -, perché per ora siamo sicuri che tutto andrà
come abbiamo previsto. Ad esempio, abbiamo già prenotato gli
alberghi a Londra per le semifinali e la finale e sarebbe un
problema se non potessimo andarci". "Essere in preda al panico,
parlarne ossessivamente non significa prendere sul serio la
situazione - conclude Ceferin -. Penso invece che il modo
appropriato sia di farlo con calma e, quindi, senza panico".
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