"Siamo indignati nel registrare
ancora oggi un comportamento scriteriato e fuori dal contesto
nazionale e internazionale di alcune società che si ostinano a
convocare gli atleti per allenamenti in piccoli gruppi, o peggio
ancora, per il controllo quotidiano della temperatura". La
denuncia è contenuta in una lunga nota dell'Associazione
italiana calciatori, che si riferisce - apprende l'ANSA - senza
citarle esplicitamente a situazioni che riguardano club di Serie
B. "Oggi in Italia ci sono ancora società calcistiche - aggiunge
l'Aic - che o sono vergognosamente irresponsabili, o
vivono su Marte o sono privi di un minimo di dignità. Se i club
convocano in Italia calciatori per il solo fatto di controllare
la presenza di febbre o meno, costringendoli a muoversi da casa,
incontrare
persone, frequentare ambienti per ottenere un dato facilmente
comunicabile per telefono, è un atto vergognosamente
irresponsabile nei confronti delle tante persone costrette a
muoversi e a lavorare per consentirci un minimo di servizi
necessari.
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