"Adesso dobbiamo stringere i denti,
allenarci bene e ripartire alla grande appena possibile. La
ripresa sarà dura per tutti, è strano fermarsi due mesi, come
iniziare una nuova stagione". Joaquin Correa, attaccante della
Lazio, ha raccontato a Sky Sport come sta vivendo lo stop del
campionato a causa del coronavirus, sia emotivamente che
fisicamente.
"Ho la famiglia lontana, i miei genitori e la mia ragazza. Sono
preoccupati, è brutto, vedo la loro preoccupazione" ha detto
l'argentino. La sua giornata tipo segue una routine precisa,
fatta anche di preparazione: "Mi alzo presto, organizzo le cose
in casa, prendo il mate tre o quattro volte al giorno (sorride),
mi alleno. Al mattino faccio un po' di tapis roulant, cerco di
cucinare ogni volta qualcosa di diverso. Nel pomeriggio faccio
palestra, leggo, gioco alla playstation, mi vedo qualche film".
"Con i miei compagni ci sentiamo sempre, il mister ci
tranquillizza. Ci scrive infondendoci tranquillità e serenità,
dicendo di resistere. Siamo lontani ma anche vicini" ha
aggiunto. Peccato per la sosta forzata, che ha colto la Lazio in
un momento in cui "stavamo tutti bene, anche quelli che non
giocavano. Io venivo da un infortunio, ma la vera forza era il
gruppo che ha fatto la differenza".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA