"Questi sono tempi folli, abbiamo
tutti a che fare con l'ignoto". Così il difensore della Roma,
Chris Smalling, in merito alla pandemia di coronavirus a livello
globale. Il centrale inglese, arrivato in prestito in
giallorosso dal Manchester United, nel corso di una chat su
Whatsapp pubblicata sull'account Twitter del club ha spiegato
che in Inghilterra "la quarantena è arrivata dopo, gli amici mi
chiedono notizie e consigli. Non penso si aspettassero questa
situazione anche da loro, ma come abbiamo visto è una cosa
globale, ora mi chiedono come fronteggiarla".
"Tutti sappiamo di quanto sia seria la situazione e quanto
sia importante stare a casa" sottolinea quindi Smalling,
soffermandosi poi sulla sua quarantena a Roma: "Mia moglie e mio
figlio sono qui, così come mia suocera e mio cugino. Siamo in
compagnia almeno. Sono contento di passare più tempo con mio
figlio Leo, finalmente posso dedicarmi a lui e ho scoperto che
un bambino di 10 mesi è un lavoro a tempo pieno. È bellissimo
giocarci e farlo dormire. Vederlo sorridere e crescere ogni
giorno è fantastico. È una delle cose di cui senti la mancanza
durante la stagione con tutti quei viaggi".
Stagione che ancora non si sa se e quando riprenderà. In
attesa di novità, comunque, Smalling e il resto della squadra
cercano di tenersi in forma da soli. "Aspettiamo che chi di
dovere prenda le decisioni, ma sappiamo che ci sono molte
partite da giocare e quindi dobbiamo farci trovare pronti - le
parole del difensore -. Avremo bisogno di due o tre settimane di
allenamento per tornare al massimo, poi ci sarà una serie
impegnativa di partite. Siamo desiderosi di riprendere, ma
sappiamo che si tratta di una pandemia globale, certe cose sono
più importanti del calcio".
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