"Vogliamo inviare un messaggio
universale: per la prima volta nella storia qualcuno avrà
l'opportunità di mettere il proprio nome sul Camp Nou e le
entrate andranno a tutta la comunità". Così il vicepresidente
del Barcellona Jordi Cardoner, ha commentato la decisione del
Consiglio direttivo del club di cedere per la prima volta i
'naming rights' dello stadio, che nella prossima stagione non si
chiamerà Camp Nou ma avrà il nome di uno sponsor. La cifra
pagata per questo patrocinio andrà a confluire in una raccolta
fondi per la lotta al Coronavirus "in Catalogna e nel resto del
mondo". Infatti in una nota il consiglio spiega che "il club
donerà l'intera quota raccolta vendendo i diritti del nome
dell'impianto per combattere la pandemia globale". "Il direttivo
ha preso una decisione che ha carattere di eccezionalità - viene
sottolineato nel comunicato - , all'altezza della risposta di
cui l'umanità ha bisogno in questo momento di grande incertezza:
ma tutti dobbiamo dare il meglio per attenuare gli effetti di
questa pandemia globale che paralizzato il pianeta".
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