Dopo due mesi di assenza dai campi, e di allenamenti a casa in videochiamata con i preparatori, i calciatori del Real Madrid oggi sono tornati in campo lavorando sui campi del centro tecnico di Valdebebas in piccoli gruppi e alla presenza, fra gli altri, di un delegato sindacale che controllava il rispetto del protocollo sanitario deciso dalla Liga. Era presente, indossando mascherina e guanti in lattice, l'allenatore Zinedine Zidane, che ha osservato con interesse il lavoro dei suoi. Ogni gruppo di lavoro era formato da 14 calciatori divisi in più campi, e ciascun giocatore ha avuto a disposizione una stanza dove cambiarsi indossando la tenuta di allenamento che è stata consegnata all'interno di buste biodegradabili e per fare la doccia dopo l'allenamento.
Prima di cominciare a lavorare con la supervisione del preparatore Gregory Dupont, anche Toni Kroos e compagni portavano mascherina e guanti in lattice, che poi si sono tolti per le esercitazioni e il lavoro atletico sul campo. A disposizione anche il settore dei fisioterapisti, che ha ricevuto i calciatori, che avevano di nuovo mascherina e guanti, a tre alla volta. Nella palestra, invece, i presenti non potevano mai essere più di due.
Dalla prossima settimana il Real conta di far lavorare i suoi a gruppo di sei, intanto da fonti societarie arriva la conferma che si sta prendendo in sempre più seria considerazione l'idea di disputare i match di campionato (quando si ripartirà) nello stadio 'Alfredo Di Stefano', sede abituale dei match della squadra filiale del Castilla, invece che al Santiago Bernabeu, visto che tanto si dovrà giocare a porte chiuse.
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