"Se la serie A riparte al 20 giugno al 90%? Si, questa è la strada, ma non dipende da me.
Per quanto mi riguarda, spero ci sia una parola conclusiva rispetto quest'iter che ci impegna da mesi": così ai microfoni di Radio Punto Nuovo il presidente della Lnd e vice presidente della Figc, Cosimo SIbilia.
"Abbiamo vissuto una situazione di
emergenza, ma penso che il 28 si possa andare verso una
decisione", ha aggiunto - Domani avremo il Consiglio della LND e
sarà tutto più chiaro. Faremo le nostre valutazioni, nessuno - o
pochi - potranno essere scontenti. Sarà difficile, ma valuteremo
tutte le questioni e domani sera uscirà un documento ufficiale.
Il buon senso prevarrà".
"Abbiamo sempre voluto ragionare in ottica di sistema - ha
aggiunto Sibilia - sempre pronti a fare proposte, sempre
presenti al tavolo della Federazione e del Governo. Abbiamo
portato avanti una posizione lineare, ho sempre detto che se ci
fosse stata una minima possibilità di giocare, l'avremmo fatto.
E' ovvio che dopo il protocollo dei professionisti, questa
posizione ha cominciato a vacillare. Il protocollo per noi
inapplicabile: non abbiamo centri sportivi, spogliatoi adatti
per calciatori di due squadre, strutture sportive che ospitano
più partite in un solo giorno".
Sugli allenamenti il n.1 dei Dilettanti non si sbilancia:
"Con tutte le sicurezze del caso, aspettiamo il consiglio del 28
maggio con il ministro e tutte le componenti della Federazione.
Bisogna aspettare l'autorità governativa per capire se ci
saranno le condizioni per tornare quantomeno ad allenarsi. Le
risposte possono venire solo da chi è preposto: autorità
sanitaria e governativa. I dilettanti avrebbero chiuso la
stagione i primi di maggio, noi siamo pronti: mentre gli altri
riprenderanno il primo settembre, noi lo faremo dal 1 luglio al
30 giugno 2021".
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