''Penso che orgoglio, tenacia e
umiltà siano stati i valori della nostra Champions. Crederci
sempre, anche nelle difficoltà, anche in momenti difficili o
drammatici come a Kiev contro la Dinamo o al Camp Nou contro il
Barcellona. Hanno contato l'esperienza del gruppo storico, la
classe dei nuovi innesti e la capacità di un tecnico speciale''.
L'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti, intervistato da
Sport Mediaset, ricorda, nel giorno del decennale dalla vittoria
nerazzurra del Triplete, la storica impresa della squadra di cui
era patron. Un trionfo, quello in Champions, che ha portato però
all'addio di Mourinho. ''Oggi credo che tutto sommato, per
quanto strano, fu un epilogo giusto - commenta Moratti - o per
lo meno rispondente alle ambizioni personali di un uomo che non
puoi frenare o ostacolare. Ecco, purtroppo fu meno giusto il
dopo, la scelta dell'immediato successore che per quanto bravo
non si sposò con la squadra''. Spiega Moratti parlando di
Benitez.
Oggi alla guida del club c'è Steven Zhang di cui Moratti parla
sempre bene: ''Con loro il futuro, un buon futuro, è garantito.
Un campione per l'Inter di domani? Godiamoci intanto Eriksen, è
un grande giocatore''.
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