"L'Italia? Parliamo di una selezione al top, che ha cambiato completamente il suo stile di gioco rispetto a qualche anno fa. Ci somigliamo: entrambi vogliamo comandare in campo. Può venire fuori una partita molto interessante". "Contro la Polonia - aggiunge - abbiamo giocato bene, perché abbiamo giocatori davvero forti, e questo anche se loro erano molti chiusi. Ma, come ho detto, non credo che l'Italia farà come i polacchi, alla squadra di Mancini piace giocare. I miei? sono tutti disponibili". Lo ha detto il ct 'ad interim' dell'Olanda, Dwight Lodeweges, alla vigilia della sfida di Amsterdam contro gli azzurri, per la Nations League.
Al tecnico subentrato a Ronald Koeman, di cui era uno degli assistenti, chiedono poi se sia infastidito dalle voci, sempre più insistenti di un arrivo a breve di Henk Ten Cate sulla panchina degli arancioni. "Non commento, e non dico nulla al riguardo - è la risposta di Lodeweges -: per me non è affatto importante, la mia testa è su altre cose. Ten Cate me lo ricordo da giocatore nel Go Ahead Eagles, poi da tecnico ha sviluppato il suo bagaglio lavorando al Barcellona (con Guardiola n.d.r.) e al Chelsea. Non ci ho parlato, ma non è importante: aspetterò e vedrò cosa vuole la dirigenza della federazione".
Di Ten Cate chiedono anche all'atalantino Marten de Roon: è vero che sarebbe stato lo spogliatoio a chiedere l'arrivo di Ten Cate? "Un'assurdità totale. Una sciocchezza, semplicemente perché non abbiamo menzionato alcun nome - risponde de Roon -, ma solo di proseguire sulla strada già tracciata da Koeman. Ci piace lavorare insieme a Dwight Lodeweges e Patrick Lodewijks, abbiamo anche trovato un buon modo per giocare. La scelta del sostituto spetta alla federazione". Sulla partita contro l'Italia, de Roon dice che "due anni fa ci siamo sfidati in amichevole, anche se sia noi che loro eravamo ancora in costruzione. Con l'Italia ho un bel rapporto: nell'Atalanta sono cresciuto fino ad arrivare alla nazionale olandese".
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