"Noi abbiamo messo sempre al primo
posto il rispetto della salute, ma ora questi nuovi
provvedimenti faranno crollare gli introiti a fronte di costi in
continuo aumento. Ogni giorno che passa aumenta il rischio di
collasso dei club, per questo servono interventi adeguati. con
la comparazione del settore sportivo a quello produttivo". Lo
afferma il presidente di Lega Pro, Francesco Ghirelli,
all'indomani del dpcm che ha disposto la nuova chiusura degli
stadi.
"Le società stanno affrontando costi esorbitanti ma
nonostante tutto cercano di andare avanti. Ora però serve un
aiuto che si deve tradurre - spiega Ghirelli al telefono con
l'ANSA - in interventi di liquidità agevolata, rinvio delle
scadenze fiscali, ma anche una riduzione del carico, e aiuti a
fondo perduto". "Siamo in contatto con i ministri Spadafora,
Gualtieri e Speranza - continua il n.1 di Lega Pro -, nel
tentativo di mantenere aperto il calcio. Mesi fa avevamo
calcolato per i club di serie C un danno di 80 milioni a causa
della pandemia. In questa situazione, con l'annullamento degli
incassi al botteghino e la conseguente e quasi totale perdita di
appeal nei confronti degli sponsor, il futuro si presenta
drammatico. E' ora di intervenire, non solo a salvaguardia dello
sport, ma anche della occupazione e dell'indotto che vive
intorno al sistema Lega Pro. E non dimentichiamo poi l'aspetto
sociale".
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