A seguito dell'annuncio da parte
della Federcalcio di un'inchiesta sui diversi esiti dei tamponi
per alcuni giocatori della Lazio, disponibili in Serie A e
indisponibili per le sfide di Champions, il club biancoceleste
ha precisato in serata di essere "in stretto contatto con le
autorità statali e con le istituzioni sportive nazionali e
internazionali con le quali dialoga da diversi giorni nel
rispetto delle norme e dei protocolli applicabili".
Quanto ai test svolti nella giornata di ieri "per la
competizione europea" (analizzati dalla Uefa in vista del match
di domani contro lo Zenit San Pietroburgo), il club
biancoceleste evidenzia che "hanno confermato la positività di
alcuni componenti del gruppo squadra che risultano essere già in
isolamento". A risultare indisponibili sono, tra gli altri,
anche Ciro Immobile, Lucas Leiva e Thomas Strakosha, non partiti
per la Russia con il resto della squadra nella giornata di oggi.
"Contestualmente la scrivente società - prosegue la nota
biancoceleste -, che continua a monitorare periodicamente i
propri tesserati attraverso qualificati laboratori, ha rilevato
possibili criticità in relazione ai risultati ottenuti
dall'organizzazione europea e, in un clima di piena
collaborazione e di tutela della salute dell'intero gruppo e
della più ampia comunità, sta valutando le singole posizioni di
alcuni tesserati".
È di oggi la notizia che la procura federale della Figc ha
aperto un fascicolo di indagine per capire se ci sono state
eventuali mancanze nelle procedure relative all'applicazione del
protocollo anti-Covid da parte della Lazio.
"Resta fermo che qualsiasi decisione sul tema - chiarisce la
Lazio - sarà condivisa con l'Uefa anche per il tramite della
Figc. In ogni caso si raccomanda la comunità sportiva alla
massima cautela nella divulgazione di notizie prive di
fondamento e riscontri che potrebbero ledere il diritto alla
privacy e di immagine della scrivente società e dei propri
tesserati".
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