"Sto molto bene, ho ripreso ad
allenarmi con la squadra, il periodo peggiore è ormai alle
spalle ormai. Sono felice e sto pensando a rientrare prima
possibile in partita, spero di esserci prima della fine
dell'anno". Così Rolando Mandragora, centrocampista
dell'Udinese, ai microfoni di Sky Sport.
Fermo ai box a causa della rottura del crociato, avvenuta
contro il Torino il 23 giugno, il centrocampista cerca il
rilancio. "L'infortunio è stato una batosta, dopo il lockdown mi
ero preparato per giocare le tante partite ravvicinate -
aggiunge - mi ero preparato bene e allenato tanto, il destino mi
ha giocato questo brutto scherzo, ma ormai fa parte del passato.
Guardo avanti, non vedo l'ora di tornare in campo e divertirmi
come facevo prima".
"L'Udinese? la partenza non è stata delle migliori, visto che
i risultati non ci danno ragione - sottolinea - ma il campionato
è lungo, ci attendono 30 partite. Abbiamo voglia di fare bene e
da domenica andremo in campo tirando fuori gli artigli". La Juve
non lo ha mollato: "Per me è stata una grande iniezione di
fiducia in un periodo buio, con l'infortunio, la Juve ha creduto
in me come ha fatto diversi anni fa e questo per me è motivo di
grande orgoglio. Farò di tutto per guadagnarmi la maglia della
Juventus, perché è un sogno e, allo stesso tempo, un obiettivo:
voglio lavorare per questo, ma tutto passa attraverso le
prestazioni con l'Udinese e in questo momento devo solo pensare
a questo, poi piano piano attraverso il lavoro provare
guadagnarmi la maglia della Juve; l'obiettivo che mi sono
prefissato e il sogno che porto dentro di me".
Sull'Italia e le scelte del ct Mancini per l'Europeo,
Mandragora dice: "Il ct sta dando occasione e fiducia a chi
merita, lo sta facendo con tanti giovani, dimostrando attenzione
per tutto il panorama calcistico. Io ho voglia di rimettermi in
gioco dopo l'infortunio: ho voglia di fare bene e mettere in
difficoltà Mancini nelle scelte. Non so se ci riuscirò, ma ho
l'obbligo morale di provarci".
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