"La vita è tutta una questione di
sfide. Per me era una grande sfida tornare al Milan per cercare
di cambiare la mentalità, per provare a cambiare la situazione e
per trasmettere alla squadra che cosa fosse il Milan. Il Milan
che conosco io, il Milan che tutto il mondo conosce": Zlatan
Ibrahimovic, in un'intervista alla Uefa riportata dal Milan sul
proprio sito, spiega le motivazioni dietro alla scelta di
tornare a vestire la maglia rossonera. E l'arrivo di Ibrahimovic
ha effettivamente cambiato gli equilibri di una squadra ora in
vetta alla Serie A. "Quando gioco porto in campo il mio
carattere, la mia personalità e ovviamente la mia qualità. Metto
molta pressione ai miei compagni - ammette l'attaccante svedese
- cerco di tirare fuori il massimo da ciascuno di loro. Alcuni
la prendono bene, altri un po' meno, altri non reggono. Vanno in
difficoltà perchè rendono ad alto livello solo quando è
necessario, invece io decido che dobbiamo farlo ogni giorno. Per
me il modo in cui ti alleni è il modo in cui giochi". Una
passione infinita per il campione del Milan che ha già
festeggiato i 39 anni: "Ogni volta che scendo in campo mi sento
come bambino che mangia una caramella per la prima volta. Ho
capito che il pallone è il mio migliore amico e voglio stare con
il mio migliore amico per il resto della vita".
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