Mihajlovic fa un passo indietro.
Dopo aver aver criticato Barrow e la squadra nelle settimane
precedenti, e aver messo i punti sulle 'I' all'obiettivo dei 52
punti preannunciato da Saputo prima della sfida con la Roma, il
tecnico del Bologna prova a ricucire: "A Bologna sto bene, non
ho problemi con i giocatori e con il presidente. Lui c'è per me
e io ci sono sempre per lui".
Fa pure un passo avanti, attaccando la stampa, a
dimostrazione che è comunque in rotta con l'ambiente. A chi gli
chiede se quello attuale sia il momento più difficile da quando
è tornato a Bologna e come se ne esce, Sinisa risponde: "Vinci
una partita è in un modo, perdi una partita ed è il momento più
difficile: questi sono giornalai, non gente che capisce di
calcio, non possiamo scendere a questa roba qui".
E non risponde neppure a chi gli ha il dubbio che la squadra
non risponda più ai comandi: "Sono provocazioni. Dare colpa al
lupo fa comodo alle pecore", Mihajlovic e il Bologna non
cambiano e non cambieranno: "Una partita persa 5-1 non fa
cambiare la nostra mentalità".
Autocritica dopo il match perso con i giallorossi non si
sente di doverla fare: "Ho chiesto scusa dopo l'Inter, ma con la
Roma siamo tornati al vecchio modulo e la partita l'avevo
preparata. In questo calcio post Covid succedono cose strane.
Abbiamo tanti infortunati, ma 11 titolari li raccatto e andiamo
a La Spezia a giocarcela, per fare un gol in più".
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