La Fiorentina continua il digiuno di vittorie che dura dal 25 ottobre e il Verona ottiene quello per cui aveva viaggiato verso Firenze: lasciare il Franchi con almeno un punto. E' finita 1-1 fra viola e gialloblù dopo una partita brutta, spigolosa, nervosa (entrambi gli allenatori sono stati ammoniti), contrassegnata da due rigori molto dubbi e con solo una vera occasione a testa nel corso dei 90'. Il risultato va bene alla squadra di Juric, che era reduce dalla sconfitta interna con la Samp e voleva puntellare la buona classifica, mantenendo lo stesso distacco (9 punti) dalla Fiorentina che, al secondo 1-1 di fila dopo quello col Sassuolo, continua ad avere problemi e posizione sempre a rischio: e martedì sarà ospite della Juventus... La partita si è sbloccata in apertura quando è stato assegnato al Verona un rigore molto contestato dai viola: Barreca è saltato cercando di scavalcare Salcedo che stava cadendo dopo un contatto con Igor. Sono trascorsi oltre 5' di consultazioni fra l'arbitro Fourneau e l'addetto al Var Giacomelli; analisi sulla moviola in campo prima di vedere sul dischetto Veloso che non ha sbagliato.
Partita in salita per la Fiorentina che Prandelli ha un po' cambiato rispetto a mercoledì: dentro Igor e Barreca per Caceres e Biraghi, conferma per gli altri, compresi Vlahovic e Ribéry in avanti (il francese è stato meno effervescente dell'ultima gara) e l'ex Amrabat. Quanto al Verona in emergenza (out gli ex Kalinic e Di Carmine e lo squalificato Barak), Juric ha schierato Salcedo terminale d'attacco sostenuto da Lazovic e Dimarco. Dopo le proteste viola sono arrivate poco dopo quelle dei veneti per un contatto Guenter-Vlahovic che ha portato a un altro rigore anch'esso discutibile: lo stesso centravanti se ne è incaricato e come col Sassuolo ha fatto centro riportando il match in parità, per Vlahvic terza rete in campionato. Chi si aspettava che la gara si accendesse ha dovuto presto ricredersi: le squadre molto nervose e fallose hanno perlopiù battagliato in mezzo al campo, non lesinando colpi duri (Bonaventura ha rischiato la seconda ammonizione) e soprattutto senza mai arrivare al tiro. E questo pure nella ripresa nonostante i tecnici abbiano cercato di rimodellare le loro squadre utilizzando tutti i cinque cambi: solo un'occasione per parte, Lazovic per il Verona (pronto Dragowski), Milenkovic di testa per la Fiorentina. L'affondo è finito fuori e il portiere Silvestri è uscito dal campo senza aver fatto parate.
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