"L'azzurro rappresenta emozione e
condivisione. È il colore di una maglia che celebra tutti i
giorni, in ogni partita della Nazionale da 110 anni, una delle
storie italiane più belle ed appassionanti. E' il sogno di
amicizia che supera i confini di un campo di calcio per unire un
Paese intero". Il presidente della Figc, Gabriele Gravina,
omaggia così la maglia azzurra che compie oggi 110 anni. La
Nazionale di calcio è stata la prima ad adottare l'azzurro,
diventato poi il colore anche di tutte le altre nazionali
italiane.
La maglia azzurra fece il suo debutto il 6 gennaio 1911
all'Arena Civica di Milano in occasione del match con
l'Ungheria, terza partita della storia della Nazionale otto mesi
dopo il battesimo ufficiale avvenuto il 15 maggio 1910, quando
l'Italia scese in campo vestita di bianco battendo 6-2 la
Francia. In una Milano imbiancata dalla neve e davanti a 5.000
spettatori l'Ungheria batte 1-0 la Nazionale italiana alla sua
prima uscita in azzurro, scelto in quanto colore di Casa Savoia.
L'azzurro ha accompagnato i quattro trionfi Mondiali, il
successo nell'Europeo del 1968, la medaglia d'oro olimpica, fino
alle ultime vittorie dell'Italia guidata da Roberto Mancini. La
maglia azzurra nelle sue diverse fogge, prima con lo scudetto
sabaudo e poi con quello tricolore sul petto, è stata indossata
da oltre 800 atleti.
"Indossare la maglia azzurra - sottolinea il ct Mancini - è
il sogno di ogni bambino che inizia a giocare a calcio, un sogno
che ho avuto la fortuna di realizzare e che continuo oggi a
vivere con entusiasmo e passione nel ruolo di Commissario
Tecnico. L'azzurro accomuna calciatori e tifosi, un colore
simbolo di unità e coesione capace di avvicinare generazioni
lontane e che ci fa sentire parte integrante di un'unica squadra
".
"Un compleanno speciale - le parole della ct della Nazionale
Femminile Milena Bertolini - da 110 anni e lode per la maglia
azzurra! E' la maglia per eccellenza, che rappresenta desideri,
emozioni e passioni di italiane e italiani. Indossata
idealmente, con orgoglio e senso di responsabilità da tutti noi,
come simbolo sportivo di identità nazionale".
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