"Filippo Inzaghi è un ragazzo che
ha una passione incredibile. Per come l'ho conosciuto io anche
dopo, posso dire che ha il calcio in testa". Alla vigilia
dell'anticipo di domani a Benevento, l'allenatore dell'Atalanta,
Gian Piero Gasperini, elogia il collega. "E' partito molto in
alto, subito dal Milan, ma poi ha avuto l'umilità di passare da
realtà più basse e risalire. Due anni fa c'era venuto anche a
trovare qui a Zingonia - spiega il tecnico dei nerazzurri -. Il
Benevento è una squadra veloce che ribalta bene il gioco, ha una
bella convinzione. Difficilmente una neopromossa parte così
bene. Sappiamo come gioca, e noi proprio perché è una partita
difficile dobbiamo giocare bene".
Gasperini prova a interpretare la sfida: "Quest'anno il
fattore-campo conta veramente poco, non essendoci pubblico.
Rimane il fatto che l'avversario di turno ha vinto sei partite,
anche se due sole in casa, e per una neopromossa sono tante. Il
segnale dell'equilibrio del campionato è la sconfitta in casa
del Napoli con lo Spezia".
C'è anche un appunto per il calendario: "Muriel si trascina
qualche problema muscolare, ce lo portiamo dietro ma è in
dubbio. In questo momento l'unica preoccupazione è dover giocare
sempre ogni tre giorni, tra la Coppa Italia il 14 contro il
Cagliari e il recupero contro l'Udinese il 20. L'anticipo di
sabato 23 in casa del Milan, con quest'ultima partita in mezzo,
diventa eccessivo. Ogni impegno è pressante, è il frutto di
questa stagione particolare. Basta poco a spostare il trend da
una parte o dall'altra".
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