Un Sassuolo poco convincente esce a testa bassa dalla Coppa Italia ad opera della Spal che nella ripresa, dopo l'espulsone di Djuricic, ha sfruttato in pieno la superiorità numerica con le reti dell'ex Missiroli e poco dopo con Dickman. Alla squadra di De Zerbi resta il timido rimpianto di due pali, di Raspadori nel primo tempo e di Muldur nel secondo, ma non basta per giustificare anche un atteggiamento che non può aver soddisfatto il tecnico. E non bastano nemmeno le assenza per spiegare una prestazione così inconsistente. La Spal ha fatto quello che doveva fare, contenendo il Sassuolo nella prima parte e colpendo in modo deciso nella ripresa, legittimando la vittoria e il passaggio al turno successivo (unica di serie B) con la Juventus. All'inizio non succede niente fino al palo colpito da Raspadori al 24' che raccoglie una respinta della difesa.
La Spal perde Di Francesco per infortunio. Marlon non sfrutta una palla in attacco nel cuore dell'area, risponde la squadra di Marino al 37' con l'incursione di Dickman risolta in angolo da Marlon. Nel finale ancora Raspadori che con un diagonale fa tremare Berisha. Nell'intervallo De Zerbi toglie uno svogliato Boga e subito dopo il fischio dell'arbitro Camplone il Sassuolo resta in dieci. Il Var richiama infatti il direttore di gara che punisce con il rosso diretto l'entrata di Djuricic sulla gamba di Sernicola. Due minuti dopo il vantaggio Spal con Missiroli che da posizione ravvicinata raccoglie l'assist di Seck. Inspiegabile l'immobilismo della difesa di casa. Il raddoppio non tarda ad arrivare e al 13' Dickman al volo batte Pegolo dopo il cross di D'Alessandro. La reazione del Sassuolo è inconsistente, anche se il palo di Muldur (20') avrebbe potuto cambiare l'inerzia della gara. La Spal acquista fiducia, l'avversario non dà segnali di reazione e con merito si gode questa qualificazione non facile da preventivare alla vigilia.
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