Genoa-Cagliari, quasi uno
spareggio. C'è ancora un girone da giocare, ma l'ultima di
andata, dopo cinque sconfitte di fila può essere decisiva per le
sorti di Di Francesco. E per capire se c'è una via di uscita da
una delle crisi più nere della storia degli ultimi campionati
dei rossoblù. "C'è dispiacere per questa situazione - ha
spiegato il tecnico - ma non scoramento. Da parte mia ho
tantissima voglia di combattere. E alla lunga sono sicuro che la
squadra otterrà quello che sta seminando".
Presentando la gara di domani il mister spiega che il Cagliari
andrà in campo "con lo spirito giusto. Siamo consapevoli che ci
saranno momenti in cui ci potranno far soffrire e fasi in cui
saremo noi a poter fare male. L'arma in più - ha detto ancora Di
Francesco - può essere quella che stiamo riuscendo a dare
continuità al lavoro. Ad esempio è chiaro che i nuovi arrivati
come Duncan e Nainggolan avranno nelle gambe più minuti". Ma per
l'allenatore non è gara da ultima spiaggia. "Non so per me - ha
detto - ma non è uno spareggio: mancano venti partite, se
vinciamo non siamo salvi, se perdiamo non siamo retrocessi.
Certo, è una partita importantissima".
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