"Sono arrivati giocatori che
avevano voglia di venire a Cagliari per combattere: non era il
caso di insistere per altri che nicchiavano. Il regista? Abbiamo
già Nainggolan. Ma anche Deiola o Marin all'occorrenza possono
cavarsela in quel ruo". È il commento del presidente del
Cagliari, Tommaso Giulini, a pochi giorni dal termine della
finestra invernale del calciomercato.
Una classifica preoccupante: "Diciamo che gli episodi non sono
stati dalla nostra parte - ha continuato - i casi di Covid ci
sono arrivati tutti insieme proprio quando la squadra stava
iniziando a mostrare una sua identità. E poi è arrivato
l'infortunio di Rog".
Per la squadra con il marchio di fabbrica di Di Francesco
bisogna ancora aspettare: "Siamo partiti con diversi equivoci -
ha detto Giulini - da Joao Pedro che rende meglio in mezzo
dietro la prima punta, a Marin che fa bene la mezzala, ma noi
credevamo potesse fare il play. Poi gli esterni, forti come
Ounas, ma poi la squadra non aveva equilibrio tanto che
sull'esterno spesso è andato Nandez. Ora non contano moduli o
progetto, ma conta salvarci. Bisogna entrare in campo, sputare
sangue e toglierci da questa situazione. Questa è una rosa che è
ridicolo che si trovi in questa situazione: ha tutto per
salvarsi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA