"Fare punti è l'unica cosa che
conta in questo momento, non mi interessa come. Io devo pensare
al bene della squadra, portarla alla salvezza". Parola di
Eusebio Di Francesco, alla vigilia della trasferta di Roma
contro la Lazio.
Il mancato arrivo del regista a gennaio rilancia Nainggolan
davanti alla difesa. "Radja è un giocatore di spessore che può
fare il play - ha spiegato l'allenatore del Cagliari - ha
giocato in quella posizione anche se l'ha fatto con meno
continuità: è un ruolo delicato, richiede fare le due fasi in
una certa maniera, con fisicità, corsa, posizionamento a livello
tattico".
I forfait sono tanti. Oltre Rog il Cagliari dovrà fare a meno di
Ceppitelli, Deiola, Duncan, Klavan e Sottil. Rugani c'è: "Dei
due ultimi nuovi acquisti è un po' più avanti e potrebbe giocare
dall'inizio, Asamoah me l'aspettavo più in difficoltà, invece mi
è piaciuto come si è allenato, a partita in corso potrei
utilizzarlo per far valere la sua esperienza e qualità".
La Lazio? "I biancazzurri sono forti, hanno raggiunto gli ottavi
di finale di Champions, possono contare su giocatori importanti
che si conoscono bene e su un allenatore bravo che ha dato
continuità al progetto tecnico. Attaccano la porta spesso con
quattro-cinque uomini - ha detto ancora Di Francesco - Reina è
una specie di regista basso, gioca benissimo coi piedi e quindi
guadagnano un uomo in fase di impostazione. Non è semplice
affrontarli, hanno una serie di alternative: gioco corto, lungo,
cercano gli esterni che sono molto bravi oppure Milinkovic-Savic
tra le linee anche alzando il pallone, perché lui è bravo di
testa".
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