"Nessuno deve preoccuparsi per me.
Sto bene e non ho alcun bisogno di una pausa". Il manager del
Liverpool, Juergen Klopp, alla vigilia del match di Champions
contro il Lipsia, respinge con determinazione le voci diffuse
tra i media e i sociale che lo vorrebbero stanco e
psicologicamente provato.
Il tecnico tedesco di recente ha perso la madre e, a causa
delle stesse limitazioni all'accesso in Germania per il Covid-19
che obbligano la sua squadra a giocare a Budapest e non a Lipsia
il match di andata degli ottavi, non ha potuto essere presente
ai funerali. Anche il fronte professionale non gli sorride,
visto che il Liverpool dopo tre sconfitte consecutive in
campionato ha ormai 13 punti di distacco dal Manchester City
capolista e ha praticamente detto addio alla difesa del titolo
conquistato pochi mesi fa.
"L'ultima cosa che voglio è parlare di cose private in una
conferenza stampa ma, obiettivamente, ho avuto un momento
difficile - ha ammesso Klopp -. Nessuno però deve preoccuparsi
per me, anche se la barba diventa sempre più grigia. Non dormo
molto ma sono pieno di energie. Questa situazione è una sfida,
enorme ma interessante. Potrebbe essere complicato, ma la stiamo
risolvendo giocando a calcio, rimanendo ancora più uniti,
combattendo con tutto ciò che abbiamo".
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