Una scelta strategica fondamentale
per il futuro della Serie A, non soltanto a livello economico.
La Samp e il suo patron Massimo Ferrero si schierano decisamente
a favore dell'operazione con i fondi di private equity e la
cordata formata da Cvc, Advent e Fsi, che hanno offerto 1,7
miliardi per il 10% della nuova Media Company. "Se arriva
qualcuno che investe in questo momento significa che il calcio è
ancora appetibile. In tempo di Covid sembra una manna di Dio",
spiega Ferrero in una intervista all'ANSA. Aggiungendo inoltre
la volontà di chiedere il rinvio dell'assemblea di domani sui
diritti tv: "non si può prendere una decisione così importante
in videoconferenza". "Non entro nel merito se sia giusto votare
prima i fondi o meno, dico solo che per me l'assemblea di domani
va rinviata, non si può decidere al telefono riguardo i nostri
prossimi tre anni. Va fatto un approfondimento importante,
bisogna parlare ancora di tanti temi come diritti d'archivio".
Il tema diritti si intreccia con quello dei fondi. "Faccio un
appello di buon senso a tutti gli altri presidenti: non ci
devono essere squadre piccole, medie o grandi, ci deve essere la
Serie A", prosegue Ferrero.
L'ingresso dei fondi, spiega Gianluca Vidal, braccio destro di
Ferrero e membro del cda Samp, "apporterebbe a tutti i club un
importante irrobustimento del proprio patrimonio; la
distribuzione di 1,4 mld, pagabili dal Fondo al netto degli
accantonamenti, costituirebbe un incremento del capitale
investito in azienda, diminuirebbe l'indebitamento di ciascun
squadra e determinerebbe una maggior forza dei club anche sul
mercato internazionale. E si darebbe la gestione commerciale ad
una Media Co che, gestita da un a.d. nominato dai Fondi, avrebbe
come missione far fruttare i propri investimenti"
Ferrero appoggia la ricandidatura di Gravina alla Figc.
"Abbiamo gestito la pandemia grazie al presidente Gravina e a
Lega di A in modo eccellente - dice il patron della Samp -se
gli facciamo continuare il lavoro con le riforme in atto forse
possiamo risolvere i problemi del sistema calcio. Lo Stato non
ci ha aiutato ce la stiamo facendo da soli, con il presidente
Gravina che va riconfermato".
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