La Federcalcio norvegese (Nff) prosegue nella sua attività di sensibilizzazione sui diritti umani e dei lavoratori legati ai Mondiali in Qatar, già iniziata con alcuni gesti della nazionale, e con l'istituzione di una commissione di studio.
Domenica prossima, 20 giugno, la Nff ha annunciato un incontro straordinario, "dove si discuterà - si legge nel sito della federazione - quali strumenti sono più adatti per promuovere i diritti umani e migliorare l'ambiente di lavoro dei lavoratori migranti in Qatar".
E' escluso tuttavia il mezzo del boicottaggio della
competizione, per esempio con il rifiuto da parte di Haaland e
compagni di prendere parte alle qualificazioni mondiali. Su
questo tema la Nff fa da apripista per la "squadra" delle sei
federcalcio scandinave. "Abbiamo mantenuto la linea - scrive sul
proprio sito la Nff - di influenzare la situazione attraverso un
dialogo critico. Boicottando, restiamo fuori e riduciamo le
nostre opportunità di influenzare la situazione; crediamo che
sia meglio lavorare dall'interno per apportare miglioramenti".
Il 'Comitato Qatar' della Nff ha prodotto a maggio un
rapporto, che è stato trasmesso anche al Parlamento norvegese.
"Non possiamo cambiare il mondo da soli, ma uniamo le forze con
i sindacati nordici, le organizzazioni internazionali dei
lavoratori e gli esperti di Amnesty Internatoinal per fare
pressione sul Qatar. Continueremo a puntare i riflettori sui
diritti umani in Qatar. Crediamo che il dialogo e la pressione
internazionale siano utili e siamo lieti che i media e gli
attori come Amnesty International si concentrino costantemente
su questa ingiustizia", conclude la Nff.
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