Botta e risposta tra l'Inter e lo
Sporting Lisbona per la risoluzione del contratto tra i
nerazzurri e il centrocampista portoghese Joao Mario, che, da
svincolato, si è poi accasato al Benfica.
Il club portoghese, in una nota, ha accusato l'Inter di aver
utilizzato un espediente per non rispettare una clausola
inserita al momento dell'acquisto di Joao Mario che, secondo lo
Sporting, avrebbe obbligato la società nerazzurra a versare 30
milioni in caso di cessione del giocatore a un'altra squadra
portoghese. "Dopo che l'Inter aveva rifiutato una nostra offerta
per Joao Mario, il club italiano e il giocatore hanno rescisso
il contratto - ha spiegato lo Sporting -. È nostra convinzione
che sia stato utilizzato un espediente per non rispettare gli
accordi. Difenderemo i nostri interessi nelle sedi opportune,
ritenendo gli intervenienti responsabili dei danni causati e
dell'inadempimento delle obbligazioni assunte".
Un comunicato a cui ha replicato, in serata, l'Inter. "FC
Internazionale Milano ha preso conoscenza di quanto ha affermato
agli organi di stampa lo Sporting Lisbona. Si tratta di
dichiarazioni inaccettabili, gravissime e soprattutto prive di
fondamento. La Società tutelerà la propria immagine e
reputazione nelle sedi opportune", ha spiegato il club
nerazzurro.
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