Il ciclone Hysaj ha investito la
Lazio. Dopo essersi presentato in ritiro ad Auronzo di Cadore
cantando 'Bella Ciao' come rito d'iniziazione, il terzino
albanese è diventato il bersaglio di insulti da parte degli
ultrà biancocelesti, sui social e non solo. È stato anche appeso
uno striscione nella notte di ieri a Roma, in corso Francia con
scritto: "Hysaj verme, la Lazio è fascista". Un gesto
immediatamente condannato dalla società con un comunicato.
"La Società Sportiva Lazio condanna fermamente il vergognoso
striscione contro il calciatore Elseid Hysaj - si legge nella
nota -. Non è il primo episodio di questo tipo. Noi non saremo
mai dalla parte di chi nega i valori dello sport. Siamo senza
indugio invece dalla parte del nostro atleta e di tutti gli
altri calciatori impegnati in queste settimane nel ritiro
precampionato".
Poi la Lazio conclude: "Prendiamo nettamente le distanze da
chi vuole strumentalizzare per fini politici questa vicenda che
danneggia la squadra, tutti i tifosi laziali e la Società. Non
ci faremo intimidire da chi usa toni violenti ed aggressivi: per
loro non c'è alcuno spazio nel nostro mondo".
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