"Non chiudere prima le partite è
un nostro difetto, abbiamo perso tanto per strada. Quello che mi
piace però è che continuiamo a creare. La voglia di incidere
devono averla i ragazzi, e nei prossimi mesi sono sicuro che
riusciremo a non portare più le partite in bilico fino alla
fine". Così Vincenzo Italiano ha commentato la vittoria della
sua Fiorentina per 1-0 sulla Sampdoria in Coppa Italia.
L'allenatore viola ha poi dedicato la vittoria al patron Rocco
Commisso: "Tenevamo a dare questa gioia al presidente. È sceso
negli spogliatoi, ha fatto i complimenti ai ragazzi che sono
stati bravi. La prestazione di oggi mi è piaciuta, l'importante
era qualificarsi: missione compiuta". Il Presidente Rocco
Commisso, arrivato oggi a Firenze dagli Stati Uniti, a fine
partita è poi sceso negli spogliatoi e si è intrattenuto a lungo
con l'allenatore Vincenzo Italiano ed i calciatori per
complimentarsi per la qualificazione e per i risultati della
Fiorentina dell'ultimo periodo.
Antonin Barak con il suo gol ha permesso alla Fiorentina di
battere la Sampdoria e conquistare i quarti di finale di Coppa
Italia, contro il Torino, competizione tra gli obiettivi dei
viola: "Creiamo spesso, sul gol in area c'era un po' confusione,
appena ho visto il pallone rimbalzare ho tirato subito in porta.
Il mister vive a pieno la partita, siamo veramente contenti di
aver passato il turno. Arrivare fino in fondo in Coppa Italia?
Vediamo, è un nostro obiettivo. Vogliamo regalare soddisfazioni
ai nostri tifosi, sia in Coppa Italia, che in Europa e in
campionato".
In casa Sampdoria, invece, si mastica amaro per il risultato
finale anche se l'allenatore Stankovic è rimasto contento di
aver potuto recuperare alcuni giocatori tra i molti
indisponibili per infortuni: "Il gran gol di Barak in mischia ci
ha penalizzato, ma abbiamo onorato la competizione e recuperato
tanti giocatori che hanno giocato una partita intera - ha detto
l'allenatore della Sampdoria -. Ci siamo fatti sentire in casa
di una grande Fiorentina nonostante alcune assenze dell'ultimo
minuto e giocatori che non mi sono sentito di rischiare.
Difficoltà? Si va avanti e non si molla, sono fortunato ad
allenare un club con così tanta storia".
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