Un progetto nato per coltivare il
talento dando la possibilità ai giovani calciatori di diventare
le stelle del futuro e, magari, anche della Nazionale. Questo
l'obiettivo della "Football Academy G.Giannini", scuola calcio
fondata da Giuseppe Giannini, icona della Roma e della Nazionale
protagonista a Italia '90, per i bambini nati dal 2012 al 2019.
"Ormai da anni mi sto dedicando ai giovani. I talenti ci sono, e
anche tanti. Vanno seguiti e aiutati a tirar fuori tutti quello
che hanno. Spesso non siamo all'altezza di accompagnare questi
giovani alla crescita", le parole di Giannini.
Il campo da calcio principale sarà lo stadio "Domenico
Fiore" di Marino, in provincia di Roma. Saranno tante le
iniziative della "Football Academy G. Giannini": dai camp
itineranti ai clinic con ex calciatori fino agli stage di
formazione per tutti gli addetti ai lavori. "Credo che curare
più il talento che la tattica sia logico. Io sono riuscito ad
arrivare a giocare ai massimi livelli in un periodo dove gli
allenatori, come Liedholm, Eriksson, Mazzone e tutti gli altri,
mi hanno aiutato a tirare fuori quello che avevo dentro
migliorandomi, consigliando e giocando senza quella tensione
che gioca brutti scherzi. Serve una scuola calcio che sappia
gestire e seguire il gesto tecnico, i giocatori più talentuosi
devono essere incitati a dribblare", la ricetta di Giannini per
rilanciare il talento nel calcio italiano.
Tecnica ma anche personalità, proprio quella che è mancata
all'Italia all'Europeo in Germania. "Ho avuto l'impressione che
sia mancato lo spessore, il carisma. E' stato quello il fattore
determinante. In alcune manifestazioni, come l'Europeo, devi
avere quella personalità che nei nostri calciatori non si è
vista. E' vero anche che se analizziamo bene le cose i nostri
calciatori non è che siano i protagonisti assoluti nei loro
club. Forse solo Donnarumma lo è", le sue parole. L'obiettivo
per il futuro, quindi, "è quello di vedere i ragazzi diventare
professionisti. In nazionale arrivano in pochi, ma vedere un mio
allievo, tra 5 o 6 anni, che riesce a giocare nei grandi stadi
sarebbe un motivo di grande soddisfazione", conclude.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA