Comincia il 13 maggio 1909, alle 2,53,
in una Milano illuminata a festa, l'avventura centenaria del
Giro d'Italia di ciclismo. Da piazzale Loreto scatta la 1/a
tappa, lunga 400 km, fra strade fangose e dissestate, fino a
Bologna. Dopo oltre un secolo, la corsa rosa celebra il proprio
romanzo, fra vittorie e cadute, imprese e personaggi. A destare
impresse non sono solo le gesta degli atleti, ma anche le
cornici che le hanno ospitate. Con verve narrativa e autentica
passione, Giacomo Pellizzari percorre l'Italia da nord a sud,
allestendo un tour immaginario in 21 tappe: un viaggio tra i
silenziosi sentieri dell'Abetone e i ponti modulari sul mare
della Maddalena, lungo gli stradoni su cui intere generazioni
hanno atteso i corridori. Il libro dal titolo 'Storia e
geografia del Giro d'Italia' (Utet, 235 pagine, a 15 euro)
prende così i contorni di una lunga epopea: la fuga solitaria di
Coppi sul Pordoi, lo scatto da grimpeur d'altri tempi di Pantani
sul Mortirolo, la tenacia di Merckx sulle Tre Cime di Lavaredo.
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