Il britannico Simon Yates in maglia rosa ha vinto per distacco la 9/a tappa del 101/o Giro d'Italia di ciclismo, da Pesco Sannita (Benevento) al Gran Sasso (L'Aquila), località Campo Imperatore, lunga 225 chilometri. Yates ha battuto, in uno sprint ristretto, il francese Thibaut Pinot, secondo, con lo stesso tempo; il colombiano Esteban Chaves, terzo, con lo stesso tempo; Domenico Pozzovivo, quarto, a 4"; l'ecuadoriano Richard Carapaz, quinto, a 4"; Davide Formolo, sesto, a 10"; il neozelandese George Bennett, settimo, a 12"; l'olandese Tom Dumoulin, ottavo, a 12"; il colombiano Miguel Angel Moreno, nono, a 12"; Giulio Ciccone, decimo, a 24". Chris Froome e Fabiu Aru sono giunti sul traguardo con oltre 1' di ritardo e sono apparsi in grande difficoltà.
Confuso? No, "stanco e felice". Simon Yates è stato di parola. Lo aveva detto che sul Gran Sasso avrebbe attaccato. "Però è stata dura - ammette la maglia rosa -. Sono al Giro per vincere, non mi sono mai nascosto, ma non potevo espormi prima di misurarmi con gli avversari. Ogni giorno, però, va sempre meglio e sono contento.
Avrei messo la firma su una prima settimana così prolifica". A proposito dei rivali per la maglia rosa, Yates ammette che "il più in palla" gli "è sembrato Pozzovivo". "Ho visto che Froome e Aru hanno avuto una giornata difficile, ma la strada verso Roma è ancora lunga, possono accadere tante cose. Da martedì si torna a lottare", conclude.
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