/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Tour: Pogacar doma il Col du Portet, sigilla il trionfo

Tour

Tour: Pogacar doma il Col du Portet, sigilla il trionfo

17/a tappa, la maglia gialla batte Vingegaard e Carapaz

ROMA, 14 luglio 2021, 17:26

Redazione ANSA

ANSACheck

Tour: Pogacar doma il Col du Portet, sigilla il trionfo © ANSA/EPA

Tour: Pogacar doma il Col du Portet, sigilla il trionfo © ANSA/EPA
Tour: Pogacar doma il Col du Portet, sigilla il trionfo © ANSA/EPA

Dopo giorni di pieno controllo, Tadej Pogacar decide di mettere il suo definitivo sigillo al Tour de France 2021 andando a prendere la vittoria più prestigiosa, quella sulla vetta del Col du Portet, tra le nuvole e il freddo dei duemila metri dopo un' interminabile salita di 16 chilometri. Lo sloveno non ha mai dato segni di cedimento da quando indossa la maglia gialla, ma ha la voglia e la gamba di rendere chiaro a tutti che questo Tour ha un solo padrone. Fino all'ultimo, due tra i suoi rivali più insidiosi, il danese Jonas Vingegaard e Richard Carapaz, gli tengono testa, rispondendo ai suoi ripetuti scatti, ma quando ai 150 metri Pogacar si alza per l'ennesima volta sui pedali non possono che arrendersi.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza