"La strada era coperta d'acqua, che
veniva da tutte le parti, compresi i tombini, non si vedeva
l'asfalto. Ci sono state tante forature, tante ruote rotte e non
sapevamo cosa aspettarci ancora ma quando è così è molto facile
che capitino incidenti molto seri. Avevamo la sensazione di
correre in condizioni di scarsa sicurezza, così abbiamo parlato
tra noi e ci siamo messi d'accordo per far annullare la gara".
Così Tadej Pogacar ha spiegato in conferenza stampa, "a nome di
tutti i corridori", quanto accaduto nel corso della Tre Valli
Varesine a causa del forte maltempo e la conseguente decisione
dei partecipanti di fermarsi, portando all'annullamento della
corsa.
"Certo, avremmo potuto finirla, ma non si sa mai quando gli
incidenti possano capitare e non avrebbe avuto senso rischiare -
ha aggiunto il campione del mondo, secondo quanto riporta
Tuttobiciweb -. Ricordiamo tutti quello che è accaduto poche
settimane fa a Zurigo, con la morte di Muriel Furrer nella
discesa della prova delle juniores ai Mondiali", ha sottolineato
infine lo sloveno.
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