Un Gp d'Austria che sembrava segnato, con due velocissime Mercedes in prima fila, si è trasformato in una totale debacle per il team tedesco e in un trionfo per Max Verstappen e la Red Bull. La Ferrari festeggia il doppio podio con Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel, che porta il tedesco in testa alla classifica e la scuderia in vetta al mondiale costruttori ma forse quella odierna era un'occasione che si poteva sfruttare meglio dopo l'assist delle Stelle d'argento. L'olandese è invece stato più forte dei problemi agli pneumatici e porta a casa il quarto successo in carriera per una Red Bull che può gioire per il successo sul circuito di casa nonostante il ritiro di Daniel Ricciardo. Dietro la lavagna le Mercedes, scopertesi improvvisamente inaffidabili dopo un fine settimana di dominio e carenti anche sul fronte della strategia. LA CLASSIFICA
Un'onda arancione sulle tribune ha seguito entusiasta l'incedere da dominatore di Verstappen, che si e' trovato in testa dal 25/o giro quando Lewis Hamilton, con colpevole ritardo rispetto agli altri, ha fatto il primo pit stop perdendo la leadership che deteneva dal via. Nel frattempo, si era già consumato il 'dramma' di Valtteri Bottas. Partito dalla pole, ma subito superato dal compagno di squadra, il finlandese si è fermato al 14/o giro per un problema tecnico. Il regime di virtual safety car ordinato per far spostare la sua Mercedes è stato sfruttato da tutti per cambio gomme, mentre Hamilton ha proseguito. Un errore del muretto, pagato caro. Il britannico, infuriato per la strategia sbagliata si è fermato al giro 26 e le Ferrari sono passate; alla 64 tornata ha poi alzato bandiera bianca anche lui. LE FOTO DELLA GARA
Erano 44 Gp di fila che la Mercedes andava a punti, mentre un doppio ritiro risale alla notte dei tempi. Un'occasione per le due scuderie rivali ma solo la Red Bull l'ha sfrutta a fondo anche se il bottino Ferrari è in prospettiva più importante. "La macchina andava molto bene e forse abbiamo un po' esagerato nell'andare cauti ed è stato un peccato perché la vettura era grandiosa oggi", commenta alla fine Raikkonen. Anche il team principal, Maurizio Arrivabene, ammette che "alla fine si poteva anche vincere", ma si porta a casa punti importanti e la consapevolezza di affidare ai piloti una SF71-H davvero affidabile - vantando un motore che ha portato "sei vetture nei primi dieci" - che gli danno il destro di bacchettare chi "grida troppo".
"Quando si dice - spiega Arrivabene - 'hanno portato un nuovo pacchetto' o 'un pilota non ce la può più fare' bisogna stare attenti. Uno può portare un pacchetto interessante, e poi ti fermi a destra. E poi, lasciate lasciate divertire Leclerc e lasciate guidare Kimi, che è un campione del mondo". Dopo nove gare di questo Mondiale, i tre team leader hanno vinto tre gare ciascuno. La Ferrari è in testa alla classifica piloti con Vettel (146 punti) su Hamilton (145) e Raikkonen (101), e a quella costruttori, con 247 punti, su Mercedes (237) e Red Bull (189). Una sfida aperta e tra una settimana c'è già il Gp di Gran Bretagna, a Silverstone. "Ora abbiamo una gara difficile, dove l'aerodinamica sarà importante, dobbiamo rimanere concentrati", avverte Arrivabene. "Senza la penalità sarebbe stata un'altra gara. Sono contento dei punti presi ma potevo vincere. Comunque prima del via non credevo che mi sarei trovato in testa al Mondiale", chiosa Vettel. Un bel regalo in un fine settimana in chiaroscuro e con una Mercedes apparsa vulnerabile, il futuro è aperto.
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