L'indagine avviata dalla Fia sull'incidente a Romain Grosjean nel Gp del Bahrain durerà tra le sei e le otto settimane e implicherà controlli a tappeto sui dispositivi, le strutture e l'organizzazione della sicurezza in pista. Lo ha annunciato la stessa federazione, che di norma indaga su tutti gli incidenti gravi che avvengono ogni anno in Formula 1 ma quello di domenica scorsa - con la Haas del pilota francese che si infilata sotto il guardrail, si è spezzata in due e si è incendiata intrappolando per fortuna solo per qualche secondo il conducente -, propone nuovi interrogativi e problematiche.
"I tantissimi dati disponibili ci permetteranno di determinare con precisione ogni elemento di ciò che è accaduto e questo lavoro è già iniziato - spiega il direttore della sicurezza della Fia, Adam Baker -. Prendiamo molto seriamente questa indagine e seguiremo un rigoroso processo per scoprire esattamente cosa è successo prima di proporre possibili miglioramenti". "Non avevamo visto niente del genere da molto tempo, ma la rottura delle barriere e un rogo così importante normalmente hanno effetti fatali per un conducente", ha affermato il dg della Formula 1, Ross Brawn.
Sul circuito che domenica prossima ospiterà una seconda gara, denominata Gp di Sakhir, sono state introdotte nuove misure di sicurezza, con altre due file di pneumatici installate davanti al guardrail ricostruito all'uscita della curva tre.
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