Il Gran premio del Qatar, valido come 20/a e terz'ultima prova del Mondiale di F1, ha avuto due vincitori: uno reale, Lewis Hamilton (102/o successo in carriera), che ha ridotto a 8 punti il ritardo da Max Verstappen - sempre in vetta alla classifica iridata dei piloti, anche grazie al secondo posto odierno - e uno virtuale: si tratta di Fernando Alonso che, al volante di una Alpine, ha ritrovato il podio (non accadeva dal Gp dell'Ungheria del 2014) alla tutt'altro che tenera età di 40 anni
. L'asturiano si è piazzato al terzo posto ed è stato favorito non poco nel finale dalla safety car, dopo avere comunque strameritato il podio. Alonso ha dato un ulteriore saggio di come si gestiscono le gomme, effettuando una sosta in meno rispetto a Red Bull e Mercedes: così, alla fine, è rimasto davanti a Sergio Perez su Red Bull. Gli occhi del mondo, però, erano puntati sul duello ravvicinato fra Hamilton e Verstappen che, a due Gp dalla fine, sono divisi da sole 8 lunghezze, dunque si giocheranno tutto fra Jedda (Arabia Saudita) e il circuito di Yas Marina, negli Emirati Arabi, dove il circus concluderà la stagione 2021. Tutto in due Gran premi, tutto si deciderà in qualche centinaio di chilometri, dopo avere scorazzato in lungo e in largo in giro per il mondo: l'olandese volante vorrà interrompere l'egemonia della Mercedes con un'impresa storica, ma Lewis non intende mollare fino alla fine. Oggi se n'è avuta ampia conferma.
Il Gp del Qatar, disputato su un circuito dove in genere su esibiscono le due ruote, si era aperto sotto i peggiori auspici per la Red Bull di Verstappen, penalizzata poco prima del via di cinque posizioni e pertanto costretta a partire dalla settima piazza, ossia dalla quarta fila. Penalizzata in maniera più lieve, invece, la Mercedes del finlandese Valtteri Bottas, che poi non avrebbe concluso la gara. Max è stato dunque costretto a rimontare e lo ha fatto in virtù di una partenza straordinaria, ma anche di una condotta di gara come sempre aggressiva che gli ha permesso, nel breve volgere di qualche giro, di riacciuffare la seconda posizione che i commissari gli avevano negato. Hamilton ha continuato a procedere con grande determinazione, riuscendo a tenere a distanza di una manciata di secondi il rivale che non è mai riuscito a scendere sotto i 5". Verstappen si è consolato con il giro più veloce in 1'24"031 e conservando il primato nella classifica iridata. Non è poco, a soli due Gp dalla fine della stagione. Alla fine il suo ritardo da Hamilton è stato di 25"743"3. E le Ferrari? Gara tutto sommato anomina, conclusa nelle posizioni di rincalzo: lo spagnolo Carlos Sainz si è piazzato al settimo posto, alle spalle dell'Aston Martin di Lance Stroll, mentre il monegasco Charles Leclerc, che ieri era stato eliminato nella Q2, si è dovuto accontentare dell'ottava piazza, davanti a Lando Norris
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