"E' un'evidente ingiustizia": arriva una
pesante richiesta di squalifica da parte della Procura
antidoping Nado Italia (8 anni) e l'ex nuotatore Filippo Magnini
parte al contrattacco. "Dopo tutta la collaborazione prestata
nelle indagini in questi otto mesi di strazio per me, leggo -
spiega Magnini in una dichiarazione - il mio nome ancora
sbattuto in prima pagina accostato alla parola doping nonostante
la Procura di Pesaro abbia già chiuso il caso dichiarandomi
totalmente estraneo ai fatti. Dopo otto mesi di silenzio, oggi,
la mia anima ribolle perché questa indagine è vergognosa -
aggiunge l'ex iridato - e perché la conclusione, che la Procura
antidoping ha fatto propria su fatti che ho circostanziatamente
smentito e ri-smentito, è l'essenza dell'ingiustizia più
evidente". "Al momento opportuno e nelle sedi preposte, tramite
i miei legali, porterò alla luce le gravi manomissioni e il
tentativo di muovere a mio carico accuse prive di fondamento che
hanno caratterizzato questa indagine-farsa a mio danno".
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