Il due volte campione olimpico di
nuoto Oussama Mellouli ha dichiarato di aver rinunciato a
gareggiare alle Olimpiadi di Tokyo a causa di un contenzioso con
la Federazione tunisina che lo ha portato a comparire davanti al
giudice pochi giorni prima dei Giochi. Mellouli, 37 anni,
qualificato a fine giugno per la sua sesta Olimpiade, è uno dei
nuotatori più premiati del continente, campione del mondo nei
1.500 metri stile libero nel 2008 e nel 2009, detentore di 3
delle 13 medaglie olimpiche tunisine.
La federazione lo ha citato in giudizio per l'utilizzo delle
somme stanziate nell'ambito di un contratto in corso dal 1999.
Secondo il nuotatore, questa causa ha consentito alla
federazione di non pagargli 600.000 dinari previsti per la sua
preparazione nelle stagioni 2016-'17 e 2017-'18. Dal 2018
Mellouli è ricorso ai suoi fondi personali per la preparazione.
"La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata sapere che
sarei andato alle Olimpiadi da solo, il mio fisioterapista non
era accreditato", ha detto. "Sono un atleta di alto livello, che
lotta fino alla fine, con costanza e pazienza, ma eccomi qui a
gettare la spugna" ha aggiunto.
Il comitato olimpico tunisino, sperando che il nuotatore
riconsiderasse la sua decisione, ha assicurato che due membri
del suo staff erano stati accreditati e che "è stato fatto di
tutto" per permettergli di gareggiare con tranquillità,
nonostante una qualificazione tardiva. Pur assicurando di essere
pronto a partire come previsto sabato se fosse stata trovata una
"soluzione immediata" alla controversia, Mellouli si è detto
pessimista sulla possibilità di andare in Giappone. Avrebbe
dovuto partecipare alla 10 km stile libero, il 5 agosto.
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