La partita più importante nella
carriera di uno sportivo può richiedere di mettere da parte il
bagaglio di conoscenze maturato fino alla finale e ricorrere a
competenze che si formano solo in quel momento. Mauro Berruto,
coach che ha accompagnato al bronzo olimpico la nazionale
azzurra di pallavolo nel 2012, lo ha spiegato a Area X,
iniziativa di Intesa Sanpaolo Assicura dedicata alla cultura
della protezione, con sede a Torino.
Nella prima di tre lezioni in streaming incentrate
sull'importanza di 'Essere antifragili', Berruto ha ricordato il
clima senza precedenti della finale per il terzo posto contro la
Bulgaria, quando l'Italia arrivava da un periodo di digiuno di
trofei dopo l'età d'oro di Julio Velasco. "Quella finale,
giocata all'orario insolito delle 9,30 del mattino, dopo un'ora
di viaggio dal villaggio olimpico a Earls Court, con un'attesa
snervante e infinita prima di scendere in campo, avrebbe potuto
logorare gli atleti - ha raccontato - Se sono riusciti a vincere
e a dare vita a un nuovo ciclo di successo per il movimento
pallavolistico è perché hanno saputo ridefinire il quadro in cui
si trovavano non come un problema ma come un contesto di
partenza. Hanno azzerato il clima intorno a loro e costruito
nuove competenze, a partire da quel luogo e quel momento". Il
passaggio dal 'problema' al 'contesto' è un presupposto
dell''antifragilità', concetto coniato da Nassim Nicholas Taleb
per il mondo della finanza che Berruto riporta a contesti
diversi, dallo sport all'impresa.
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