"La Federazione italiana tennis mette in cassaintegrazione i lavoratori pur essendo destinataria di milioni di euro pubblici". Così Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa e Cisal Fialp in una nota, spiegando che "si è conclusa ieri sera la riunione in videoconferenza tra il management della Fit e le rappresentanze sindacali nazionali del personale dipendente".
I sindacati sottolineano come, "per la prima volta nella storia del movimento sportivo nazionale italiano, in una condizione di assoluta e drammatica emergenza sociale, una Federazione sportiva decide 'motu proprio' di porre in cassaintegrazione tutti i propri dipendenti, senza tenere in alcun conto le pur rilevanti argomentazioni opposte dalle organizzazioni sindacali nel corso della discussione". Organizzazioni sindacali che, si evidenzia, "hanno tutte manifestato forte contrarietà" alla cig "per circa 110 dipendenti".
Quindi, "nel dichiarare lo stato di agitazione nazionale di tutto il personale dipendente da Coni, Sport e salute e tutte le 52 Federazioni sportive nazionali, Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa e Cisal Fialp si riservano di valutare la legittimità della decisione assunta e, contestualmente, di avviare tutte le iniziative di lotta ritenute necessarie a contrastare la scelta assunta".
La replica di Binaghi
"Quello della Federtennis oggi è un bilancio di guerra: abbiamo sospeso tutti i contratti, dal più grande ai più piccoli. Non vengono pagati neanche Corrado Barazzutti, Nicola Pietrangeli e Sergio Palmieri". Il presidente della Federtennis Angelo Binaghi, al telefono con l'ANSA, risponde così ai sindacati. "Siamo la Federazione che più di tutte si autofinanzia, la percentuale è dell'87% - aggiunge Binaghi - Perciò, ora siamo quella che più soffre. Senza gli Internazionali e le altre entrate, abbiamo bloccato tutto".
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