"Non sopporto quando la gente dice
che gli sportivi non dovrebbero parlare di politica ma giocare e
basta". Naomi Osaka risponde con un tweet alle critiche dopo
aver preso posizione contro il razzismo in seguito al caso
George Floyd.
"Primo: parliamo di diritti umani - scrive la tennista
giapponese - Secondo: perché voi avreste più diritto di parlare
di me? Stando alla vostra logica, se uno lavora all'Ikea può
parlare solo di Gronlid (un divano della azienda svedese,
ndr)?".
Osaka - che ha 22 anni ed è l'atleta femminile più pagata al
mondo nell'ultimo anno - è tra le sportive più attive nella
lotta al razzismo e negli scorsi giorni aveva condiviso un video
su Instagram girato nel corso di una manifestazione per le
strade di Los Angeles per protestare per la morte di Floyd,
affidando a Twitter un pensiero: "Solo perché non ti sta
succedendo nulla, non vuol dire che non stia succedendo nulla".
Nei giorni scorsi anche la sedicenne stella nascente del
tennis americano Coco Gauff era intervenuta durante una
manifestazione in Florida:"È triste protestare per la stessa
cosa per cui protestava mia nonna mezzo secolo fa".
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