L'Atp, che gestisce il circuito del
tennis professionistico maschile, ha sottolineato, in una nota,
l'importanza dell'"unità" in questi tempi complicati, mentre i
giocatori guidati da Novak Djokovic potrebbero presto annunciare
la creazione di un'associazione parallela e indipendente.
In un comnucato, l'Atp ha risposto alle indiscrezioni media
secondo le quali i giocatori vorrebbero fondare una nuova
associazione separata dall'ATP. Tra i promotori indicati Vasek
Pospisil, che su Twitter ha annunciato di essersi dimesso dal
Players Council, e Novak Djokovic che non si è presentato in
conferenza stampa dopo la semifinale vinta con Bautista.
L'ATP ha risposto con un breve comunicato in cui ha sottolineato
come il successo del circuito maschile, la crescita che ha reso
il tennis uno degli sport maggiori negli ultimi trent'anni, "si
basa sulla partnership paritaria tra giocatori e tornei, e sulla
collaborazione con gli Slam, la WTA e l'ITF".
La struttura di governo dell'ATP, prosegue la nota, "offre
ai giocatori un posto al tavolo dove si prendono le grandi
decisioni che riguardano il circuito. Riconosciamo le sfide che
i nostri membri incontrano nelle attuali circostanze, tuttavia
crediamo che sia tempo di unità e non di divisioni interne. Il
nostro impegno resta immutato perché a tutti i giocatori
impegnati in tutte le aree sia garantito il massimo beneficio. E
perché le loro voci siano ascoltate. Allo stesso tempo,
continuiamo a lavorare a stretto contatto con le altre
organizzazioni che governano il tennis con l'obiettivo di
realizzare l'autentico potenziale del nostro sport. Soltanto
come una disciplina unita - conclude la nota - saremo davvero in
grado di attirare nuovi pubblici, di focalizzare l'esperienza
dei fan e assicurare la crescita del tennis".
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