Agli Australian Open è arrivato il ruggito dei grandi, a un passo dalle semifinali. Assente il pubblico sulle tribune, causa nuovo lockdown anticovid, non sono mancate infatti le emozioni sui campi in cemento di Melbourne dove si disputa il primo grande torneo della stagione. Protagonisti sono stati due 'vecchi' arnesi della raccheta, cioè Novak Djokovic e Serena Williams, ai quali si è aggiunto il carneade russo Arslan Karatsev, numero 114 dell'Atp, alla sua prima presenza al torneo australiano, partito dalle qualifiche e piombato addirittura in semifinale. Djokovic, che qui ha già vinto 8 volte, si è liberato non senza fatica del tedesco Alexander Zverev.
Tre ore e mezza di battaglia, quattro set, una vittoria in rimonta, dopo che il n. 7 del mondo aveva spaventato il campione serbo aggiudicandosi la prima frazione di gara. Il numero uno del tennis mondiale ancora reduce dai dolori al fianco per la caduta di qualche giorno fa, considera Melbourne il suo 'salotto di casa', e proprio non aveva voglia di ritirarsi, perciò ha stretto i denti, e alla fine ha avuto ragione del rivale per 6-7, 6-2, 6-4, 7-6, dimostrando che il più grande è sempre lui, come ormai avviene da anni. In semifinale se la vedrà giovedì con Karatsev, il 24enne di Mosca ma cresciuto a Tel Aviv, che a sorpresa ha battuto il bulgaro Grigor Dimitrov, il n. 21 del mondo, che aveva inaspettatamente eliminato l'austriaco Dominic Thiem n. 3 della graduatoria Atp e considerato fra i favoriti per il titolo. Karatsev ha vinto per 2-6, 6-4 6-1 6-2 in due ore e mezza di gioco, e già sogna un inimmaginabile traguardo alla vigilia del suo arrivo a Melbourne, battere re Djokovic e approdare in finale. Si vedrà. Il percorso verso il titolo vede pretendenti di altissimo livello, a cominciare da Rafa Nadal, n. 2 del ranking, che mercoledì affronta l'ostico greco Stefanos Tsitsipas per un posto in semifinale. Mentre nell'altro quarto, è di scena il derby russo fra Daniil Medvedev (n. 4) e Andrej Rublev (n. 7).
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