"Ho tifato dal primo minuto per gli Azzurri, per me un sogno essere qui e aver partecipato alla finale di Wimbledon con Djokovic. Spero di poter tornare con un trofeo più importante e rendere tutti orgogliosi". Il giorno dopo la storica finale di Wimbledon, Matteo Berrettini è al Quirinale prima, dove il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto lui e gli azzurri del calcio reduci dal trionfo agli Europei e a Palazzo Chigi poi per l'incontro con il premier Mario Draghi. Al Quirinale Berrettini ha 'incassato' i complimenti del Capo dello Stato ("Nel nostro tennis ci sono sempre più protagonisti e nuove energie che crescono. Arrivare alla finale di Wimbledon è un grande traguardo e la conquista del primo set equivale a un grande traguardo. Ho seguito il match con speranze, prima di partire per Londra", le parole di Mattarella) e quelli del capitano degli Azzurri, Giorgio Chiellini ("Ti abbiamo tifato come un fratello, non smettere mai di sognare") e del commissario tecnico, Roberto Mancini ("Abbiamo sofferto con lui, tornerà in finale a Wimbledon"). Al Quirinale anche il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi: "Noi del tennis non siamo abituati a questi straordinari successi. Lo strepitoso successo della Nazionale di calcio è il coronamento di un sogno, ma per noi Wimbledon no: siamo 144 anni che proviamo a raggiungere la finale e siamo emozionati perché impreparati. Berrettini era un ragazzo qualunque, che si è costruito ogni giorno nel nostro Paese". Il giorno dopo la storica finale di Wimbledon Berrettini guarda già al futuro. Le olimpiadi di Tokyo sono appuntamento a breve scadenza poi le Atp Finals. "Ce la sto mettendo tutta per esserci", le sue parole in un video messaggio per la presentazione del Masterplan delle Nitto Atp Finals, in programma a novembre nel capoluogo piemontese. Berrettini è attualmente terzo nella classifica stagionale. "In bocca al lupo a tutti - ha aggiunto il tennista - e speriamo di vederci a Torino". L'eco della sfida con Djokovic - che ha fatto registrare ascolti record su Sky e TV8 - ancora non si è spento. "Una giornata straordinaria, perché era alla sua prima finale slam e perché è stato molto bravo contro il numero uno del mondo, Djokovic, dando prova di grande carattere ed esprimendo un tennis all'altezza dei quello del serbo", ha sottolineato il mental coach del tennista romano, Stefano Massari, ospite di 'Radio anch'io Sport'. Il lavoro di approccio alla finale di Wimbledon "è stato semplice perché era iniziato prima del Queen's, quando con Santopadre (allenatore di Berrettini, ndr) abbiamo deciso di lavorare più sull'istinto che sulla tecnica. Non è semplice perché bisogna avere consapevolezza dei propri mezzi. Poi, prima della finale, ci siamo detti che sarebbe stato bello godersela perché giocarsi una finale di Wimbledon deve essere anche è un momento di gioia. Io credo che tutto sia un allenamento e quello di ieri è stato un buon allenamento alla vittoria".
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