Più di 600 militari americani sono stati
esposti ad agenti chimici in Iraq fin dal 2003, ma il Pentagono
fallì nel riconoscere la portata dei casi segnalati o di offrire
un adeguato monitoraggio e trattamento a coloro che erano stati
esposti. Lo riferisce il New York Times che cita un funzionario
della Difesa.
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