L'Isis continua a prosperare grazie
alla vendita sotto banco di petrolio, con almeno 500 milioni di
dollari incassati negli ultimi 12 mesi, e gli oltre 10.000 raid
condotti in un anno dalla coalizione a guida Usa sono stati,
finora, sostanzialmente un flop. Lo scrive il Financial Times in
un'inchiesta che smonta le indicazioni dei servizi occidentali
sull'impatto dei bombardamenti sulla capacità petrolifere dei
jihadisti: stimate invece nel 'loro' territorio, a 34-40.000
barili al giorno.
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